Perché gli agricoltori stanno protestando?

Trattori in marcia, strade presidiate dalla Sicilia alla Germania. Ecco le richieste all’Ue

9 Febbraio 2024

Perché gli agricoltori stanno protestando? Perché da giorni marciano con i trattori, fanno presidi, bloccano le strade in Sicilia, nel resto d’Italia, ma non solo?


La protesta è nata in principio in Germania, si è poi diffusa in Francia, nei Paesi Bassi, ma anche nel Belpaese e in Spagna.


Il dissenso è rivolto in primo luogo alle istituzioni comunitarie e in particolare all’agenda verde – il cosiddetto Green Deal – che dovrebbe portare alla neutralità climatica entro il 2050.

L’Europa ha chiesto agli agricoltori di eliminare i pesticidi dannosi (anche se Ursula von Der Leyen ha annunciato un passo indietro), di aumentare la rotazione delle colture, di introdurre nuove tecnologie, ridurre le emissioni e gli sprechi alimentari.

Gli agricoltori inoltre chiedono sussidi più equi, di calmierare i costi dei carburanti, di snellire la burocrazia, di prorogare l’ammissione sul mercato di carne sintetica. Nel mirino degli agricoltori ci sono le politiche comunitarie, in particolare la Pac (Politica agricola comune). Le misure, infatti, prevedono l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive e l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%. Tra le ragioni della contestazione c’è anche l’import di prodotti agricoli low cost dall’Ucraina, soprattutto i cereali.

L’apertura del governo nazionale

Se da un lato duecento trattori di Riscatto agricolo ieri sera si sono mossi in corteo sul Raccordo anulare di Roma, dall’altro il governo nazionale ha manifestato apertura nei loro confronti anche se è nato uno scontro tra la Lega e Fratelli d’Italia sul sostegno agli agricoltori. La proposta, ufficializzata davanti alle sigle a Palazzo Chigi, di ripristinare l’esonero dell’Irpef dominicale e agricola per chi ha redditi fino a 10mila euro, non basta a Matteo Salvini che dice alla riunione, e poi in piazza in Basilicata, che «si può fare di più».

Fratelli d’Italia ha presentato alla Camera un nuovo emendamento al decreto Milleproroghe per il mondo agricolo, che posticipa di sei mesi l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione per i mezzi agricoli. Salvini dal canto suo ha fatto sapere di avere riunito i responsabili della Lega sul nodo dell’agricoltura.

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