Riforma delle province Dov'è la maggioranza?

Il disegno di legge viene discusso in una sala d’Ercole semideserta. E alla fine tutto viene rinviato a domani

6 Febbraio 2024

Almeno stavolta hanno iniziato la discussione. Il disegno di legge sulle province inizia il suo cammino all’Assemblea regionale dopo la brusca frenata della scorsa settimana, quando era stato messo da parte per dare spazio al salva-ineleggibili. Una buona notizia verso il ritorno degli enti accantonati con la riforma del 2014? Per niente, visto che anche questa volta un nuovo rinvio ha prolungato inesorabilmente la tabella di marcia.

Rinvio necessario perché altrimenti il voto sull’articolato della riforma, previsto per oggi, propedeutico al voto finale in programma domani, sarebbe potuto culminare con una sonora bocciatura, viste le tantissime assenze tra i banchi della maggioranza. A nulla è servita la melina attuata dai colleghi di coalizione degli assenti, che hanno tentato in ogni modo di prolungare i lavori per dare modo agli altri di raggiungere l’Aula. A vuoto anche la conferenza dei capigruppo convocata nel bel mezzo dei lavori.

Alla fine il presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno, è persino andato a colloquio con quello della Regione, Renato Schifani, lasciando lo scranno al suo vice, il Cinquestelle Nuccio Di Paola, che dopo un’altra serie di interventi da una parte e dall’altra, non ha potuto fare altro che rinviare la seduta a domani pomeriggio. Slitta dunque il voto dell’articolato e a ruota anche quello della riforma, che difficilmente verrà effettuato in questa settimana.

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