La domanda fino ad ora è stata: il ponte sullo Stretto si farà davvero? La risposta è stata sempre carica di scetticismo. Adesso però l’opera non sembra più la classica promessa elettorale. C’è qualcosa in più. Perché dopo una lunghissima riunione il Consiglio di amministrazione della Società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo, ciò che mancava per l’avvio della fase operativa.
“È un grande risultato ottenuto in pochi mesi grazie all’impegno del governo, in particolare del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e al lavoro del Contraente generale Eurolink, della Società Stretto di Messina e dei nostri altri contraenti ed esperti nelle diverse discipline ingegneristiche legate al ponte”, commenta in una nota, l’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci.
Quando partiranno i lavori per il ponte?
La prima pietra? Dopo l’approvazione del progetto esecutivo a giugno dovrebbe partire il cantiere. Adesso invece inizierà la fase delle bonifiche, delle indagini archeologiche e di tutte le altre opere preliminari.
Ma la strada per l’avvio dei lavori non sarà così scorrevole. L’iter infatti dovrà scontrarsi con tante incognite, tra queste i costi dell’opera che non devono andare oltre il 50% di quelli previsti dalla gara iniziale. Uno dei prossimi step, infatti è la predisposizione da parte della Società Stretto di Messina del piano economico-finanziario.
Quanto costerà il ponte sullo Stretto?
Il costo iniziale era intorno agli 8,5 miliardi nel 2011, ma oggi sale a 13,5 miliardi, più un altro miliardo di opere accessorie. Con la legge di Bilancio il governo ha stanziato 11,630 miliardi di euro fino al 2032, di cui 9,3 miliardi a carico dello Stato, 718 milioni sul Fondo di sviluppo e coesione e un altro 1,6 miliardi che peseranno sulle casse di Sicilia e Calabria.
Ponte sullo Stretto, le opere accessorie
Non solo la grande infrastruttura sullo Stretto. Il progetto prevede opere stradali e ferroviarie di collegamento del Ponte al territorio che comprendono 40 km di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria). Queste, come spiega la società, “collegheranno, dal lato Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione FS di Messina”. Complessivamente sono 20,3 km raccordi stradali complessivi e 20,2 km raccordi ferroviari.