All’indomani dell’ennesimo fatto di violenza di genere che stavolta ha per protagonista una giovanissima ragazza catanese, il ministro della Famiglia, della natalità e delle pari opportunità, Eugenia Roccella, ha affermato che “…questa violenza che si sta diffondendo tra i minori, di minori su minori, è anche sicuramente legata a un’idea dei rapporti sessuali in qualche modo scissa dalla relazione e a un’idea delle donne come un oggetto disponibile. E su questo ha molta influenza l’accesso precoce ai siti pornografici e a un’idea della donna che proprio neanche tiene conto del consenso”.
Secondo l’Unesco, l’uso eccessivo del cellulare comporta un ridotto rendimento scolastico. Inoltre, la stabilità emotiva dei più piccoli è fortemente compromessa dall’esposizione prolungata agli schermi degli smarthphone. Esiste poi un rapporto delle Nazioni Unite del 2023 che raccomanda di vietare l’uso degli smartphone nelle scuole per contrastare i disagi in classe, migliorare l’apprendimento e proteggere i bambini dal cyberbullismo.
Le limitazioni al web in Italia
L’Italia è uno dei primi stati europei ad avere creato un sistema di limitazione all’uso della rete da parte dei minori. Da dicembre scorso, sulle schede SIM intestate ai minori è previsto un blocco automatico e gratuito ai siti web per adulti, di scommesse, di violenza e di razzismo.
A stabilirlo è una delibera dell’AgCom – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – che intende tutelare i giovani naviganti da contenuti inappropriati o pericolosi.
Se le SIM sono intestate agli adulti invece spetterà a loro attivare una limitazione verso le otto categorie di siti individuate dall’Agenzia, quali i siti per adulti, quelli del gioco d’azzardo e scommesse, i portali che promuovono odio verso gli altri o sé stessi, violenza e discriminazione, siti dove poter acquistare armi. Contenuti off limits anche le pagine dedicate alle sette sataniche così come quelle che presentano contenuti che ritenuti dannosi per la salute e i siti per la navigazione anonima.
Nel resto del mondo…
Francia
La Francia ha vietato l’uso degli smartphone a scuola ai bambini di età compresa tra i 3 anni e i 15 anni. Inoltre è previsto il consenso dei genitori e le verifica dell’età per l’accesso ai social media dei minori di 15 anni. Quest’ultima misura si prefigge di combattere il cyberbullismo e di ridurre altri effetti dannosi dei social media sui minori.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, circa il 45% dei bambini statunitensi di età compresa tra i 10 e i 12 anni ha un proprio smartphone. Se a livello nazionale sono sempre più forti le critiche sull’uso dei social media, solo alcuni stati stanno attuando delle politiche di limitazione. Tra questi lo Utah che vieta ai minori l’uso dei social senza il consenso dei genitori e la Louisiana che vieta ai minori persino la registrazione di un indirizzo email senza il consenso dei genitori.
Cina
Al primo posto per l’uso problematico degli smartphone, la Cina registra dati significativi con il 21,3% dei bambini sotto i 16 anni seriamente dipendenti dagli smartphone. Il governo cinese è intervenuto imponendo un coprifuoco per i gamers minori di 18 anni.
Esistono poi delle limitazioni di accesso ai contenuti e limiti di durata di utilizzo per piattaforme di condivisione di video e per app simili a Tik Tok. Tra gli ultimi provvedimenti governativi ci sono il divieto di gioco per più di tre ore a settimana e l’uso di internet da mobile durante la notte. I giovani tra i 16 e i 18 anni possono usare la tecnologia digitale per due ore al giorno, ridotte a 40 minuti per i più piccoli.
Nigeria
La Nigeria è uno dei Paesi africani in cui si registra la maggiore penetrazione di Internet, con circa il 60% di utenti costituito da giovani. Non ci sono tuttavia dati sulle modalità di utilizzo quotidiano della tecnologia digitale.
Australia
In Australia l’uso dei media da parte dei minori è regolamentato da una serie di raccomandazioni, come quella che prevede che i bambini di età inferiore ai 18-24 mesi evitino di usare regolarmente i media digitali, tranne che per le videochiamate. Ai genitori viene anche raccomandato di non usare i media come unica soluzione per calmare i piccoli, di non fare usare lo smartphone durante i pasti, né prima di andare a dormire, di controllare i contenuti multimediali e le app usate o scaricate dai bambini.