Si chiama Consagra Innovation Hub ed è l’imponente progetto che vede coinvolti diversi partner, come il Comune di Gibellina, il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, che ne è capofila.
Quando si parla di innovazione si stenta ad associarla alla nostra Sicilia. Eppure la parte occidentale dell’Isola, in una zona simbolo come quella del Belice, vedrà trasformare un’opera incompiuta come il teatro di Gibellina in un incubatore di innovazione.
Un anno dopo la riapertura del Mac, il museo d’arte contemporaneo intitolato a Ludovico Corrao, si prospetta la nascita di un’imponente opera che vedrà per i partner coinvolti una serie di attività come laboratori di ricerca applicata in ambito Itc per la valorizzazione dei beni culturali, una sala per conferenze e teatro attrezzata con traduzione in simultanea, aree dedicate all’Alta formazione (ITS e universitaria), centri di ricerca, sperimentazione e trasferimento di metodologie tecnologiche, un incubatore di imprese Ict per la valorizzazione dei beni culturali.
Consagra Innovation Hub, un progetto imponente
L’opera è notevole sin dalla sua prima progettazione. Pietro Consagra la ideò con l’intento di realizzare un esempio di architettura frontale, dai piani curvi e priva di angoli retti, in un dialogo aperto e continuo con l’ambiente circostante.
Era il 1989 quando vennero avviati i lavori di costruzione. Oltre trent’anni dopo, l’opera è stata ammessa al bando del ministero per il Sud e la Coesione territoriale, per il quale sono stati stanziati 350 milioni di euro in cinque anni. Il bando è volto a interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di “ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”.
Un centro innovativo per i beni culturali
L’intervento trasformerà il teatro incompiuto in un centro di ricerca e formazione per la valorizzazione dei beni culturali, con un investimento previsto di 65 milioni di euro. Il Consagra Innovation Hub non sarà solo un incubatore di idee e di attività innovative. Sarà anche un riferimento per giovani ricercatori e imprese che sceglieranno di lavorare nell’area ZES di Gibellina.
