Ars I predatori delle Province perdute

Cosa è successo all’Assemblea regionale siciliana nel giorno in cui è caduta la riforma?

9 Febbraio 2024

Il racconto dell’ennesima giornata surreale all’Assemblea regionale siciliana. Il dibattito che va per le lunghe la prima giornata, con i deputati della maggioranza che cercano di perdere tempo nell’attesa – vana – che i loro colleghi si presentino e scongiurare una votazione che li vedrebbe soccombere. Le rimostranze dell’opposizione e il rinvio al secondo giorno di lavori, mercoledì.

Un secondo giorno che si preannuncia lungo ed estenuante, ma in cui la discussione si spegne dopo pochissimi minuti, con la scure del voto segreto che ancora una volta si abbatte sulla maggioranza di Renato Schifani, presente in Aula e beccato da tutte le opposizioni. Opposizioni guidate da Cateno De Luca, Sud chiama Nord, che parla già da candidato alla presidenza della Regione. Riforma bocciata, mesi di lavoro parlamentare perduti, anche a causa dell’inspiegabile fretta del governo di approvare una legge che andrebbe in contrasto con la riforma nazionale, che sarà pure abrogata dal Roma, ma non ora.

E quello della tenuta del governo regionale è il tema del giorno dopo, con Schifani che incontra il presidente dell’Assemblea regionale Gaetano Galvagno, visibilmente contrariato dopo il voto. Un incontro da cui esce un aut aut per la maggioranza: se si presenta ancora una situazione di imbarazzo del genere “ci saranno conseguenze politiche”.

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