Il 2024 si apre nel segno dei rincari. Una raffica di aumenti che non risparmierà l’Rc auto, con una impennata di circa l’8% in tutta Italia. E in Sicilia? Le polizze subiranno incrementi fino al 9%, sebbene il fenomeno riguarderà solo una piccola parte degli assicurati.
Secondo una indagine di Facile.it, infatti, la crescita dei prezzi coinvolgerà complessivamente il 2,14 per cento degli automobilisti in Sicilia, su una media del 2,33 per cento degli italiani. I dati parlano chiaro e mandano su tutte le furie le associazioni dei consumatori.
Rc auto, l’allarme di Federconsumatori
“Aumenti inaccettabili, oltre che inspiegabili” secondo il presidente di Federconsumatori Palermo, Lillo Vizzini che evidenzia come la percentuale di incidenti non sia cambiata tra il 2022 e il 2023. “Riteniamo che si tratti di aumenti strumentali e ingiustificati – prosegue Vizzini – È necessario aprire un tavolo di confronto con l’Ivass per evitare che i bilanci delle famiglie siano così penalizzati. Ma è fondamentale che il Governo nazionale si faccia parte attiva del confronto”. Il presidente di Federconsumatori fa inoltre notare che “le famiglie dovranno anche gestire un ricarico di almeno mille euro per via del ripristino dell’aliquota iva sul gas, che passerà dal 5% al 22%, con la nuova finanziaria”.
Secondo la classifica di Facile.it, i siciliani dovranno spendere di più per l’assicurazione del proprio veicolo, con un valore che supera il dato medio italiano, che si attesta poco sotto l’8 %.
L’aumento si traduce in circa 31 euro in più a polizza, in un crescendo di rincari iniziati già lo scorso ottobre e che investono anche il differenziale di premio, ovvero la somma che la persona assicurata è tenuta a pagare, che aumenta del 3,1% rispetto al 2023.
Rc auto, la classifica dei rincari
Se consideriamo la classifica dei rincari, secondo l’Osservatorio di Facile.it, emerge che la Sicilia si posiziona a metà circa, al 14esimo posto per numero di automobilisti coinvolti, ovvero il 2,14%. Al primo posto c’è la Toscana con il 3,02 per cento, seguita da Liguria (2,89 per cento) e Sardegna (2,76 per cento). Le percentuali più basse di assicurati che nel 2024 vedranno crescere il prezzo della propria polizza ci sono il Trentino-Alto Adige (1,57%), la Basilicata (1,78%) e il Friuli-Venezia Giulia (1,82%).
Rc auto, chi dovrà pagare di più nel 2024
Ad aver dichiarato un incidente con colpa sono soprattutto le donne, ovvero il 2,62% rispetto al 2,16% degli uomini.
Considerando i dati anagrafici, invece, ad aver denunciato il minor numero di incidenti con colpa sono gli automobilisti che appartengono alla fascia 35-44 anni e 19-21 anni, seguono i 25-34enni (2,15%). Di contro sono gli over 65 ad aver registrato la percentuale più alta (2,80%).
Professione? Quella degli agenti di commercio è la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un incidente con colpa (3,55%), dunque sono loro i più colpiti dagli aumenti Rc auto. A seguire i pensionati (2,83%) e i liberi professionisti (2,66%).
Quanto costa assicurare un’auto
Le tariffe Rc auto, di contro, continuano a crescere, con effetti negativi anche sugli automobilisti virtuosi. Secondo i dati dell’Osservatorio di Facile.it, già a dicembre 2023 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 618,55 euro, vale a dire il 35% in più rispetto a dodici mesi prima.
“La tendenza al rialzo non sembra mostrare segni di rallentamento”, spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. “L’inflazione, che nel nostro Paese rimane ancora su livelli elevati, gioca un ruolo chiave sia sul costo di riparazione delle auto sia sul costo medio dei sinistri, fattori che inevitabilmente pesano sull’aumento delle tariffe Rc auto. In un contesto caratterizzato da continui incrementi, quindi, confrontare le offerte presenti sul mercato è indispensabile per risparmiare e contrastare futuri rincari”.