Comuni arrivano i sindaci no-limits

La novità interesserà già 28 dei 36 centri al voto nel 2024. È stata inserita nell’ultimo decreto legge del governo nazionale

25 Gennaio 2024

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge elezioni, il testo che tra le altre cose contiene importantissime novità per i Comuni. Niente più limite di mandati per i sindaci dei piccoli centri che contano meno di cinquemila abitanti, mentre per i Comuni tra i cinquemila e i quindicimila elettori il limite passa da due a tre mandati.

Una norma di cui si parlava da tempo e che entrerà in vigore già dalla prima data utile per le prossime elezioni amministrative, che lo stesso decreto fissa per l’8 e il 9 giugno, gli stessi giorni in cui si apriranno le urne per le elezioni europee. In Sicilia la modifica ai limiti dei mandati interesserà 28 dei 36 Comuni al voto nel 2024.

L’ok al decreto legge fa esultare il partito di Matteo Salvini. Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, parla infatti di “coronamento di un’altra storica battaglia della Lega, nell’interesse dei territori e dei cittadini”. Il Carroccio, guardando soprattutto al Veneto di Luca Zaia, spera in realtà di spingersi oltre puntando al terzo mandato anche per i presidenti di Regione. Battaglia condivisa dalla Conferenza delle Regioni visto che sia il presidente Massimiliano Fedriga (governatore leghista del Fvg) che il suo vice Michele Emiliano (presidente dem della Puglia) considerano la situazione attuale “incostituzionale” poiché “limita la sovranità popolare”.

Alza la voce invece l’Anci con il suo presidente Antonio Decaro. “A questo punto – sottolinea – diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15mila abitanti. Una volta chiarito che soltanto gli elettori devono avere il diritto di giudicare se i propri sindaci devono essere confermati o mandati a casa, una disparità di trattamento nei confronti di soli 730 comuni più grandi, sul totale dei 7896 comuni italiani, appare davvero incomprensibile, e probabilmente anticostituzionale”.

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